“Non posso farmi santa perché ho sempre in mano l’arma del desiderio.”
diceva così Alda Merini.
E brava Alda, tu l’avevi capito.
Che sia maschile o femminile, l’orgasmo è sempre a portata…ehm, di mano!
E oggi ne voglio parlare, perché Maggio è il mese dedicato, a livello internazionale, alla masturbazione!
Un mese intero signori!
Deve trattarsi per forza di roba grossa…
Giù i cappelli e via di applausi!
Grazie! Grazie di cuore a chiunque abbia istituito una celebrazione così importante.
“SNOOORP” -*sonora soffiata di naso commossa-
Coraggio ragazzi, parliamone, masturbarsi è una cosa seria.
Soprattutto nel mondo femminile la masturbazione è spesso vista come un argomento tabù. Non fate quella faccia sbruffona, non giochiamo a “quelli moderni”, perché è davvero così, anche oggi, nel 2018, nella parte di mondo educata e potente.
Se sei una donna quindi c’è il caso che tu ti sia nascosta in un angolo per leggere questo articolo, sbirciando da sopra la spalla per paura di sguardi strani da parte dei passanti.
E forse anche se sei uomo. Perché, in quanto penedotato, la società ti esige “imparato”. Tu, masculo, non le leggi queste cose. Tu sei un uomo del fare.
Io donna partorirò con dolore, tu uomo, ti segherai con piacere da qui all’eternità.
Eh no gente, io non ci sto. Che mi crediate o meno, esistono davvero realtà in cui anche la masturbazione maschile è uno stigma.
Io li accolgo nel mio studio gli uomini imbarazzati al parlare di autoerotismo, gli uomini colpevoli, che lo fanno sotto la doccia, ogni tanto, così la moglie non guarda e soprattutto non giudica, e donne (donne, non bambine) che hanno timore anche solo a mettersi davanti a uno specchio, per capire come sono fatte.
Facciamo così, vi do il via libera io.
POTETE MASTURBARVI.
DOVETE MASTURBARVI!
Amarvi come se fosse l’ultimo giorno.
Date la colpa a me.
“Scusa amore, me lo ha prescritto la Dottoressa, possibilmente prima dei pasti”.
Se come penso sei stanco/a di aprire articoli dai titoloni promettenti e ritrovarti a leggere il solito ammasso di statistiche, ecco allora qualcosa per te.
Per cominciare, comprendere i diversi frammenti del tuo corpo è di certo il primo passo verso il successo e a questo proposito il mio consiglio è semplicemente di esplorare, conoscere le cose là sotto ma non solo e, se è bello, andare avanti!
Puoi iniziare usando questa piccola guida unisex, che si basa su metodi economici: usare le mani!
Se vi sentite confusi dalla varietà di vibratori a tema animale e dildo al neon disponibili online, non temete. I sex toys sono grandi e fedeli compagni del nostro piacere, sia maschile che femminile, ma non sempre sono necessari!
Cominciamo!
La tecnica a una mano
Donna:
Concentriamoci sulla regina della festa. La nostra stupenda clitoride, la parte più vulcanica della vulva, contiene oltre 8000 terminazioni nervose, il doppio di quelle del pene! Questa piccola zona erogena diffonde l’amore e il piacere a 15.000 altri nervi nella pelvi, il che spiega perché ci si sente come se tutto il tuo corpo venisse coinvolto quando si raggiunge l’orgasmo.
La sua anatomia in realtà è ben diversa da come appare esternamente, e a questo proposito vi consiglio di fare un po’ di ricerca, così da aumentare ancora di più la consapevolezza di voi stesse e del vostro godimento!
Tornando all’argomento principale, per noi donne esistono una varietà infinita di tecniche eseguibili con una mano sola, ma vediamone alcune:
- Su e giù, oppure, da un lato all’altro. Poni il dito sulla clitoride, puoi scegliere tu se scoprirla oppure tenerla coperta, e muoviti in linea retta da una direzione all’altra.
- Fai un segno di pace con le tue mani, (hai presente quello che si usa fa anche quando ci stanno scattando una foto? Quella V con indice e medio!).
Ecco, posiziona ogni dito sulla porzione di labbra che si trova accanto al cappuccio della clitoride, quindi, mentre premi leggermente, muovi le dita l’una verso l’altra, stringendo e sollevando le pelle tra le due dita. - Usa 2-3-4 dita, tutte quelle che ti servono e che ti piacciono, e sfregale sopra la clitoride e la vulva con un movimento circolare. Puoi strofinare con piccoli cerchi concentrandoti maggiormente sulla tua clitoride, oppure puoi usare cerchi più grandi per stimolare le labbra e il resto della vulva. Questa tecnica di masturbazione è ottima anche se ti piace avere una stimolazione extra durante il sesso. Naturalmente, anche il tuo uomo può essere coinvolto durante il rapporto e usare questa tecnica su di te.
Uomo:
- Stringi leggermente il tuo pene in una mano, con le dita che avvolgono l’asta e il pollice in alto. Tutto ciò che devi fare è muovere la mano su e giù lungo l’asta ad un ritmo che ti fa sentire bene.
Non c’è davvero un modo giusto o sbagliato per farlo. Oltretutto è il modo più naturale che viene ad un uomo quando inizia a toccarsi. Sperimenta diverse posizioni delle dita, velocità e pressioni per scoprire cosa funziona meglio per te.
Se vuoi, puoi tirare indietro il prepuzio e includere la testa del pene nel movimento su e giù. Se il glande esposto è troppo sensibile, prova a usare il lubrificante.
Entrambe le mani
Donna:
Per te è un po’ più semplice che per l’uomo. Puoi divertirti a giocare col tuo clitoride mentre con l’altra mano stimoli la vagina o l’ano.
Anche qui, sei tu l’artefice del tuo piacere, e puoi sperimentare velocità, ritmo e intensità differenti, puoi scoprire come ti piace essere stimolata con le dita anche internamente e, magari, insegnarlo al tuo compagno, che ti garantisco, non vede l’ora di farti ululare di piacere.
Uomo:
Anche se è forte la tentazione di usare solo la mano dominante per masturbarsi, può essere divertente coinvolgere anche l’altra mano.
Puoi provare così:
- Comincia a masturbarti con la mano dominante e a un certo punto, cambio di programma! La leggenda narra anche che, per una sensazione veramente nuova, tu possa farti addormentare la mano, ad esempio sedendotici sopra, e poi toccarti con quella fantasticando su un’espertissima sconosciuta.
- Prova a usare entrambe le mani contemporaneamente. Se le puoi impilare una sull’altra, sei fortunato! Se come la maggior parte dei mortali non puoi, prova a spremere il tuo pene tra i palmi e poi a carezzarlo.
- Metti una mano sull’asta e l’altra a stimolare la testa del pene, come se volessi saggiarne la rotondità, oppure come se volessi svitare qualcosa.
Non lasciare le “bocce” appese
Donna:
La natura ci ha fatto un impagabile dono chiamato seno. È estetico (comunque voi ce le abbiate fidatevi che piace a un’alta percentuale della popolazione, provate ogni tanto ad amarle anche voi), è estremamente sensibile e, in specifici momenti della vita, nutre.
Credo si possa tranquillamente definire miracolo.
Il seno femminile è una delle zone erogene di eccellenza. Pensate che esistono donne in grado di generarsi un orgasmo con la sola stimolazione dei capezzoli. Quindi tentare non nuoce, se ti avanza una mano libera, perché non provare a accarezzare, stringere e stuzzicare il seno? I capezzoli in particolare posso dare sensazioni di pura e potente elettricità quando solleticati, strizzati, arrotolati… Tentate e fatemi sapere!
P.S. C’è anche un buon motivo di salute per conoscere intimamente il seno. Se sai come appare e come si sente al tatto normalmente, sarai più veloce a individuare eventuali grumi o escrescenze inusuali. Questa pratica andrebbe integrata con l’autopalpazione, da praticare regolarmente.
Uomo:
Ti ricordi l’ultima volta che sei stato colpito ai testicoli e sei caduto a terra in un’agonia soffocante? È piuttosto doloroso, hai ragione…Il lato positivo della loro natura sensibile però è che sono anche una potente zona erogena e possono essere molto piacevoli da toccare durante la masturbazione. Prova queste idee:
- Tirali delicatamente con l’altra mano mentre ti masturbi, come a volerli distendere, si può fare più volte ritmicamente o distenderli e tenerli contenuti nella mano mentre con l’altra ti continui a masturbare il pene.
- Accarezzali lentamente e poi tienili contenuti dentro una presa leggera con l’altra mano.
Anche per voi esiste anche un validissimo motivo di salute per conoscere intimamente i testicoli. Se ne parla meno, ma le patologie del testicolo sono comunque rilevanti! È bene conoscersi a fondo anche per capire qualora qualcosa dovesse modificarsi.
Trova le tue altre zone erogene
È una credenza popolare che solo le donne abbiano più zone erogene,
certamente è vero che hanno aree più sensibili degli uomini, ma che tu sia uomo o donna, il tuo corpo è più ricco di gioiosi misteri di quanto tu possa pensare.
Donna e Uomo:
Prova ad accarezzare lentamente l’interno delle cosce, lo stomaco, i glutei…. Alcuni uomini trovano che anche i loro capezzoli siano molto sensibili, quindi prova a toccarli e accarezzarli per testare come ti senti. Se c’è qualsiasi altra parte del corpo che ti fa sentire bene al tatto, divertiti ad esplorare le diverse sensazioni che si presentano!
Tecniche avanzate di masturbazione
La zona CUV (Clito-Uretro-Vaginale), più famosa come PUNTO G:
Vi presento il Mostro di Loch Ness della sessualità femminile. Creatura mitologica che alcuni, giudicati folli, affermano di avere incontrato.
Piacere, sono una dei folli, e posso affermare con sicurezza che il punto G esiste. Solo che non è un punto!
Esiste per tutte una zona, all’interno della vagina, esattamente nella parete anteriore (quella in direzione della pancia, per intenderci), di maggior sensibilità.
Non occupiamoci ora delle leggende accessorie che lo associano allo squirting, o che teorizzano sulle sue origini, ne parleremo sicuramente, ma è un altro capitolo.
Sicuramente le donne che hanno avuto la fortuna di provare un orgasmo dato dalla stimolazione di quest’area, hanno riportato un’esperienza estatica e di totale connessione. Con sé stesse, con il partner, con l’universo.
Per cercare questa zona e stimolarla a dovere conviene usare due dita, ma se vi sentite a disagio anche uno va bene.
Il movimento è fondamentalmente identico ma si può dividere in due tecniche:
- Muovere le dita come per chiamare verso di sé qualcuno. Siamo italiani, conosciamo bene le gestualità.
- Tenere ferme le dita premute contro l’area del punto G e muovere ritmicamente e intensamente la mano
Che voi riusciate o meno a raggiungere un orgasmo attraverso la stimolazione del punto G, non crucciatevi, vi prego! L’importante è sperimentare, e prendersi del tempo per coccolare noi stesse. Anche noi donne, specialmente quando abbiamo qualche conflitto con il nostro corpo, tendiamo ad approcciarci alla masturbazione in maniera meccanica. Poco di connessione o esplorativa.
Provate a rientrare nel vostro corpo, quando vi toccate, e ad ascoltarlo profondamente. Se per arrivare al climax vi servirà un’altra tecnica non c’è problema, ma intanto vi sarete fatte un viaggio dentro voi stesse e il vostro piacere!
Il punto G maschile:
Il punto G maschile è un’area che può essere estremamente sensibile al tatto, quindi stimolarla nel modo giusto può portare a orgasmi molto, MOLTO, MOOOOOOOLTO, intensi. – Ehi, regia, pssst, ehi!! Si è capito quanto intensi intendo?
Se sei relativamente nuovo alla masturbazione, scoprire dove si trova il tuo punto G potrebbe essere un po’una sorpresa.
È molto ben nascosto nel tuo corpo, in particolare nella ghiandola prostatica, un organo delle dimensioni di una noce posto sotto la vescica. L’unico modo per raggiungerlo completamente è attraverso l’ingresso sul retro. Ebbene sì, passando dall’ano.
Ovviamente non c’è nulla di obbligatorio nella vita, tranne le tasse e la morte, come diceva mio nonno, ma io vi lascio lì l’idea. Cullatela. Ogni tanto fatela saltare alla mente. Chissà che un giorno non vi venga la curiosità di provare!
Gli uomini che praticano la stimolazione prostatica affermano con sicurezza di provare sensazioni estremamente intense e differenti dalla masturbazione esclusiva del pene.
C’è anche una tecnica per stimolare il tuo punto G esternamente, ovvero massaggiando il perineo, la zona compresa tra i testicoli e l’ano. È un’area sensibile da toccare, e se la massaggi e la premi, potresti essere in grado di stimolare la prostata in modo indiretto.
Con le cose di casa
Assolutamente non si intendono mestoli/cucchiai in legno/boccette del deodorante/ortaggi per intrepidi pertugi. La masturbazione, così come il sesso, deve essere anche una cosa sicura per poter essere divertente. Esistono però in ogni casa degli oggetti di uso comune totalmente innocui. Facciamo degli esempi…
Donna:
- Doccino o rubinetto dell’acqua. Tecnica mediorientale che consiste nel lasciar scorrere l’acqua sui tuoi genitali. Se non hai ancora usato un soffione o un rubinetto per darti piacere, non sai cosa ti stai perdendo! Le donne hanno usato questo metodo per masturbarsi per decenni. È una tecnica di masturbazione a mani libere, ed infatti risulta completamente diversa dal tocco del tuo dito. Tutto ciò di cui hai bisogno è un rubinetto che tu possa manovrare e la tua vulva sotto al getto in modo che l’acqua possa fluire liberamente su di essa, o altrimenti un soffione o un doccino che puoi dirigere dove ti piace. Sperimenta le impostazioni sul tuo soffione per scoprire cosa funziona meglio per te.
- Tecnica di massaggio intensivo strofinandosi su un cuscino.
Molte donne imparano a masturbarsi con questa tecnica, usando appunto un cuscino o un giocattolo, una coperta o direttamente il letto. Questa tecnica di masturbazione è perfetta per stimolare contemporaneamente clitoride e labbra. Come sempre, scoprire ciò che preferisci si riduce alla sperimentazione. Se hai un lungo cuscino, puoi sdraiarti al tuo fianco con esso tra le gambe. Quindi stringi le gambe per afferrarlo e tiralo indietro in modo che prema contro le tue labbra e clitoride, ora inizia a muovere le anche e segui il tuo piacere!
Se non hai un cuscino lungo puoi prenderne uno di medie dimensioni, piegalo su sé stesso e metterti a cavalcioni…poi il resto lo hai capito! Questa tecnica risulta particolarmente piacevole perché mette tutto il corpo in connessione, ad esempio mentre ti muovi, non solo stimoli i tuoi genitali, ma probabilmente senti i capezzoli che sfregano con la parte alta del cuscino o sul materasso, e sicuramente questo permette un godimento più intenso. - I lubrificanti non sono solo quelli che si trovano in farmacia oppure online. Qualsiasi tipo di olio vegetale commestibile, anche il comune olio di oliva, può svolgere questa funzione. Nutrirà anche la pelle dei vostri genitali, che fanno parte del resto del corpo proprio come una gamba, un piede o il viso. Perché non curarci di loro? Fate attenzione solo nel caso in cui vogliate usare dei sex toys o stiate per avere dei rapporti con utilizzo di preservativo, poiché l’olio potrebbe andare a danneggiarne i materiali.
Uomo:
- Sdraiati di pancia sul letto, con il tuo pene in una mano sotto il tuo corpo. Metti alcuni cuscini sotto di te e poi muovi i fianchi e fai scorrere il pene nella tua mano simulando un coito.
- Prendi una banana, tagliala alla fine o alla lunghezza che ti serve, e spremi per rimuovere il frutto. (Se vivi con amici, genitori, o in una situazione potenzialmente giudicante, ricorda di mangiare la parte di banana che hai rimosso, così che chiunque altro viva in casa tua non veda la frutta nel cestino insieme a una buccia maciullata e poi faccia 2+2…).
Dopo aver rimosso il frutto dalla buccia, puliscila e riempila con il tuo lubrificante preferito. Inserisci il pene e procedi con la masturbazione. La spessa pelle di banana regala una sensazione completamente diversa dalla mano al contatto col pene. OPZIONE EXTRA: Metti la buccia nel microonde solo per qualche secondo per scaldarla, controlla poi la temperatura prima di infilare i tuoi gioielli lì dentro. Non vogliamo spiacevoli incidenti.
- Come per le donne, vale anche qui lo stesso discorso. I lubrificanti non sono solo quelli che si trovano in farmacia oppure online, ma va bene un qualunque tipo di olio vegetale, l’idea è “se si può mangiare va bene”.
Questo vale ovviamente anche per i rapporti sessuali con la/il partner, però fate attenzione soprattutto nel caso in cui utilizziate un preservativo, poiché l’olio potrebbe andare a danneggiare il materiale e il preservativo potrebbe rompersi.
Bene signori e signore, la guida è terminata, ma la sperimentazione no!
Provate a condire il tutto con l’immaginazione e la fantasia.
Guardate quanto piacere riuscite a creare usando nient’altro che il vostro stesso corpo e la vostra mente.
Datevi tempo, siete vicini all’orgasmo? Fermate o rallentate. Ricominciate, e giocate un po’ in questa eccitante tortura prima di giungere infine, appagati e felici.
Soprattutto, cercate di non pensare solo all’orgasmo. È importante godersi l’intera esperienza, piuttosto che correre fino al traguardo, essere particolarmente bravi nell’assistere al processo di eccitazione.
Oltretutto impegnarsi nei preliminari verso se stessi può essere utile anche per le relazioni. Essere giocosi ed esperti del proprio corpo migliora la sicurezza in noi stessi e, di conseguenza, permette di sentirsi più liberi in una relazione per dire esattamente quello che si vuole e quando.
Grazie, immensamente. A voi e all’ideatore del giorno internazionale della masturbazione.
E…Divertitevi, fino alla fine del mese, i Re della festa, siete voi!
leggere questo articolo è come fare quattro chiacchiere tra amici (perché sì, tra amici e amiche parlare di sesso fa bene).
trovo che spesso questi temi vengano affrontati in articoli scritti in modo distaccato e asettico, non senti di avere l’autore al tuo fianco a “supportarti” e a farti capire che da certe paranoie ci si passa tutti.
in giro trovi spesso delle “to do list” come se per il piacere servissero ingredienti da reperire al supermercato!
quindi… grazie Giulia!