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The best is yet to come – Il sesso nei pressi del giro di  boa

L’ appetito sessuale non è uguale per tutti. È un fatto. Come a tavola c’è chi è abituato ad antipasto, primo, secondo, contorno e dolce, e chi invece è sazio e soddisfatto con pollo ai ferri e insalata. Evitando di fare confronti, ne guadagniamo sempre in benessere e leggerezza.

Un altro fatto è che il sesso non è uguale a tutte le età e che, contrariamente a quanto si pensa, una volta vicini al giro di boa (a qualunque anno esso corrisponda), invece che assomigliare al minestrone del lunedì sera, esso addirittura migliori.

C’è questa idea che il sesso sia incredibile solo quando sei giovane e che da lì non possa che andare in declino, ma in verità è altamente possibile che a 20 anni, mentre sperimentavi il piacere della sessualità, tu stessi mentendo a te stesso/a e ai tuoi partner, convincendoti che fosse la cosa più incredibile sulla faccia della terra, mentre in realtà ti stavi domandando cosa fosse tutto questo clamore attorno a quell’unione di corpi sudati.

Com’è allora che ad una certa età diventa possibile scoprire, o riscoprire, la dolcezza, la sensualità e l’appagamento che derivano da un rapporto sessuale?
Non è una legge universale ovviamente, niente a questo mondo lo è, ma c’è una piccola luminosa costellazione di fattori che permette alla maggior parte delle persone di provare questa sensazione.

Prima di tutto l’autostima e l’accettazione di sé son sentimenti che si raggiungono più facilmente con gli anni, si diventa più consapevoli del proprio corpo e di cosa ci piace o non piace, e non si ha paura di dirlo al proprio partner.
Inevitabilmente il sesso si accende di più quando le persone si sentono legittimate a goderlo.
Noi tutti meritiamo di rivendicare le nostre fantasie e desideri fin dal primo momento, ma questo non è semplice. La vita, e la saggezza che inevitabilmente vi deriva, aiutano il processo di coltivazione del sé e quindi del rispetto nei confronti di noi stessi e ciò che proviamo.

Ciò che disturba la sessualità da adulti spesso è la routine, il tran tran di impegni quotidiano e, soprattutto, il fatto che ormai non ci si aspetta più niente di nuovo.
Ma anche per questo c’è un antidoto e ora dirò qualcosa di totalmente inconvenzionale.
Non abbiate paura di programmare.
So che state pensando “eh no, il sesso deve essere qualcosa di spontaneo”, esattamente come pensate debba venire spontaneo ai vostri partner sapere dove toccarvi, ma questo è un altro capitolo.
Il punto è che ritenere obbligatoriamente il sesso come qualcosa di spontaneo significa invece classificarlo, incasellarlo dentro uno schema. Paradossale eh?
Per essere sempre spontaneo dovrebbe essere sempre di una durata prestabilita, che si accordi con gli impegni e i gusti di tutti, per riuscire ad essere spontaneamente consumato in modo trasversale.

Invece per fortuna non esiste un modello unico di sessualità a cui dover corrispondere, alcune persone ad esempio hanno bisogno di un certo tipo di preparazione prima di unirsi in un rapporto, come, per citarne una, trapuntare di candele l’ombra di una camera da letto.
Quindi perché limitarsi, quando metterlo a calendario potrebbe effettivamente funzionare?
Sapere di dover andare in palestra al corso di pilates due volte a settimana, toglie forse il gusto di allenarsi?
Non sottovalutate la vostra libido, dopo una certa età non è vero che si perda interesse nel sesso, è generalmente vero invece che la soddisfazione sessuale dipenda maggiormente dalla qualità della relazione col partner di quanto non sia per i più giovani.
Programmare gli incontri amorosi potrebbe quindi essere anche un afrodisiaco e un collante per la coppia, come due amanti in fuga dalla morsa del tempo per la creazione di uno spazio esclusivo, in cui prendersi cura del proprio piacere e di quello della persona amata.
E non dimentichiamo, non si dice che l’attesa del piacere è essa stessa il piacere?
Dal punto di vista fisico invece è vero che può esserci qualche ostacolo sia per gli uomini che per le donne, i primi per l’eventuale perdita della rigidità del pene o il non raggiungimento di un’erezione completa “come quando ero ragazzo”, le seconde innanzi tutto per i problemi di lubrificazione e la delicatezza dei tessuti.
Questi eventi però sono, in una certa misura, del tutto fisiologici e possono essere prevenuti o trattati.

Spesso gli uomini su questi cambiamenti legati al tempo, sono meno informati delle donne e quindi più spaventati e culturalmente più riluttanti a discuterne, a parlarne con uno specialista, a confrontarsi con altri uomini, risultando più soli e fragili di fronte a queste tematiche “inviolabili”.

È un fatto comune però che il pene non lavori più allo stesso modo, esso potrebbe non eccitarsi più anche solo per delle fantasie sessuali, ma aver bisogno di stimolazioni concrete per divenire eretto. Inoltre, il processo avviene in maniera molto più lenta. Questo non deve essere un fattore inibente ma motivo per continuare una stimolazione sessuale reciproca, durante l’amore respirare in maniera profonda e con un ritmo lento, anche in mancanza di penetrazione vaginale.

Allo stesso tempo per le donne esiste un presidio meraviglioso, un’ invenzione divina della quale non si parla mai abbastanza e soprattutto nella maniera adeguata.
Ode al lubrificante.
Ne esistono di tantissimi tipi, gusti e profumazioni. A base acquosa o a base oleosa. Benedette siano queste preparazioni che servono, servono alle ragazze giovani e servono sicuramente alle donne più adulte, che per fortuna sono meno spaventate (e più sagge) ad usarli.
Mi appello a voi lettrici perché il mito della vagina secca, e quindi della donna frigida, venga estirpato per sempre. Abbiamo un’arma meravigliosa dalla nostra parte e non dobbiamo avere paura ad usarla. Fare l’amore “asciutto” fa male, ci ferisce non solo a livello corporeo. L’unione sessuale è di così grande valore spirituale da essere considerata sacra in alcune culture, celebriamone la gioia e la bellezza facendo ciò che è nelle nostre possibilità per favorirla.

Ora, ricapitolando, abbiamo visto che con la maturità:

  1. I rapporti non sono più scanditi dalla fretta di ormoni al galoppo. Si trova il tempo per fare del sesso di qualità e più coinvolgente. Si desidera compiacere l’altro, e ci si assicura che questo succeda.
  2. Quelle che appaiono come limitazioni fisiche, acciacchi di senilità, posso essere invece occasioni per un sesso diverso e più attento.

 

E qua arriviamo al terzo punto.
Insieme agli anni che avanzano avanza anche l’esperienza e ci si sente più disinibiti, la sicurezza di essere al sicuro dentro alle proprie fantasie tanto da volerne trasformare qualcuna in realtà.

Uomini o donne più giovani? Più vecchi/e? Un rapporto a tre? Legare o farsi legare? Andare in un club per lo scambio di coppia?

Finché nessuno si fa male, carpe diem, è arrivato il vostro momento!
 

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