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Ti amo però ho mal di testa

Durante i miei anni di vicinanza alle donne c’è una questione che più volte mi è stata sollevata. I dettagli specifici variano, ma fondamentalmente il punto è che un numero enorme di donne sembra perdere, o aver perso, il proprio desiderio di intimità fisica.
Siamo sempre troppo stanche, troppo impegnate, troppo arrabbiate con i nostri partner, e alla fine della giornata l’ultima cosa che vogliamo è lasciare che qualcuno entri nei nostri corpi affaticati e feriti.
Per questo il sesso diventa un’altra voce nella “to do list”, incastrata tra “stendi il bucato” e “ricordati di innaffiare le piante”.
Sembro troppo dura. Non vorrei. Eppure capita che il libidogramma diventi miseramente piatto e che venga ignorato il beep insistente che ci segnala che qualcosa proprio non va.
Quello che è più sorprendente e scoraggiante di questo atteggiamento diffuso è l’idea che il sesso non sia importante per le donne quanto per gli uomini, oppure che non sia importante affatto. Il dramma che ne consegue e che poi queste donne, queste meravigliose creature, ci credano.
Il doppio effetto di dimenarci nelle nostre vite affaccendate e multi-tasking con leggiadria e grazia è che SEMPRE prima o dopo verrà soppressa l’emozione e l’istintualità.
Siamo esperte nell’arte di far accadere le cose, per eseguire efficacemente questi molti doveri, conteniamo, confiniamo e controlliamo i nostri sentimenti, le nostre parole, il nostro comportamento. Come una questione di sopravvivenza ci adattiamo ad una cultura che valuta le nostre menti razionali e mentre il processo avanza, senza quasi accorgercene, pian piano ci allontaniamo dalla nostra innata e intuitiva natura.

Ci sono molte cose che influiscono nel formare la nostra sessualità anche senza che ce ne rendiamo conto: il modo in cui i nostri genitori vivevano l’affetto, cosa ci è stato trasmesso a proposito della nudità, la cerchia di amicizie, il paese in cui la fatalità ha voluto che nascessimo, gli uomini che abbiamo incontrato. Gli stessi media modellano le credenze che abbiamo su noi stesse – è palese che l’industria pubblicitaria ritragga le donne in maniere molto specifiche.
Cosa succede se cadiamo fuori dalla gamma di ciò che ci dicono essere sexy?
Se il mio sedere non è alto 1 metro e 50 da terra o il mio seno ha scelto di rivolgersi a sud invece che allo spettatore, cosa potrà mai esserne della mia sensualità?
E’ quasi impossibile se ci concentriamo su queste cose coltivare un rapporto sano con una parte molto delicata di noi stesse.
Eppure è proprio l’espressione di questa unicità che dà la vita all’erotismo e (per dirla tutta) sostiene l’umanità! (Non dimentichiamoci che la sopravvivenza della specie dipende anche dalle donne che desiderano fare sesso.)

Il punto vero è che invece di preoccuparci della specie o dei nostri fidanzati/mariti/partner dovremmo iniziare ad occuparci davvero di noi stesse.
Guardati tutta, stupenda ninfa, almeno una volta, e gioisci delle tue particolarità, di quei dettagli che fanno di te, te! Nessuno altro potrà essere mai altrettanto sensuale, perché accendere quella pelle, quegli occhi è merito (e responsabilità) tua.

Butta via le vecchie mutande, compra quelle stupendissime che hai visto l’altro giorno in vetrina. È anche luglio, ci sono i saldi!

-EH MA POI SE LE METTO LUI PENSA CHE VOGLIA FARE SESSO-

E invece no. Fregato.
Mettile in ufficio, per andare dalla parrucchiera, a spasso col cane, e gongola della tua sensualità con un po’di sfacciata malizia.
Scopri che sensazioni ti trasmette la pelle quando ti muovi rapida in bicicletta. Dove ti accarezza il vento? E quando sei sotto la doccia com’è passarti le mani tra i capelli fradici e morbidi? Che gusto ha l’acqua quando arriva alle labbra?

Hai ancora bisogno di tutto quel rumore mentale per capire queste cose? Quando facciamo un passo indietro e torniamo a percepire l’essere umano che annaspa sotto la pila dei ruoli e dei doveri, tutto si fa silenzio.
Che cosa ti sta chiedendo allora il tuo corpo?
Potrebbe volersi riposare oppure, magari, potrebbe desiderare.

Ci sono prove scientifiche dei benefici fisiologici del sesso per le donne.
Fare regolarmente sesso, scrivono, ha i seguenti effetti:

  • Aumenta l’ormone DHEA: ormone che migliora il sistema immunitario, regala una pelle più sana, combatte la depressione e, guarda un po’, aumenta il desiderio sessuale.
  • Aumenta l’ossitocina: ovvero l’ormone dell’amore, del benessere, che provoca il rilascio di endorfine, attenua lo stress, accresce la fiducia e l’empatia verso il prossimo e aiuta a socializzare.
  • Riduce il cortisolo: il sesso riduce lo stress, diminuendo così i livelli di cortisolo, il che significa più equilibrio di zuccheri nel sangue e miglioramento della pressione sanguigna
  • Aumenta l’immunoglobulina A: anticorpo che stimola l’immunità. Le donne che fanno sesso due volte alla settimana pare abbiano un livello superiore del 30% di immunoglobulina A.

Alcuni studi hanno anche dimostrato che l’aumento del flusso sanguigno e delle contrazioni muscolari che si verificano con penetrazione e orgasmi regolari promuove la salute strutturale del pavimento pelvico femminile. (Bada bene, TUTTI I TIPI di orgasmi, non solo coitali. Smettiamola con questa favoletta dell’orgasmo di serie A e quello di serie B).

Potrei proseguire con i benefici organici del sesso, e noi tutti potremmo misurare ormoni e proteine ​​nei nostri corpi in relazione all’attività sessuale, ma ciò che è ancora più magico e potente è il beneficio energetico, psicologico e spirituale del sesso come forma di espressione creativa.

C’è un fuoco che brucia dentro ciascuna di noi. È la fiamma della passione, del desiderio, luminosa, fiera.
È il nostro diritto di nascita. Questo fuoco è la nostra essenza femminile. È quella  roba che è solo nostra, che ci benedice col sesto senso, che fa fare un tuffo al cuore quando una persona amata migliaia di chilometri di distanza sta soffrendo, è il nostro superpotere, il modo in cui possiamo guarire con un abbraccio, la nostra capacità di sentire quando una decisione è quella giusta.
Una volta facevo una riflessione con un’amica rispetto a una frase che non mi ricordo se venisse da me o avevo letto da qualche parte, forse tutte e due…. La frase diceva che il bisogno arriva dalla mancanza, il desiderio dalla pienezza.

Quindi, se senti che l’unica ragione per fare l’amore è l’obbligo nei confronti del tuo partner, prova a considerare questo: non si tratta di soddisfare qualcun’altro, si tratta di trasformare noi stesse, in modo da poter illuminare il mondo e sentirci, battito dopo battito, piene di vita.
Grazie,
Giulia

PS: ah, la masturbazione…vale eccome!

 

 

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